A V A M P O S T I's profile

Berberè Firenze | Manifattura Tabacchi

A V A M P O S T I 
A r c h i t e t t u r a​​​​​​​

Progettazione architettonica ed esecutiva / Progettazione d'interni / Progettazione d'arredo, Direzione artistica

Cliente: Berberè S.r.l.

Locale ristorazione. Via delle Cascine, 35, 50144 Firenze FI
175 mq, di cui 70 mq di cucina.
Coperti complessivi 96-104 - 20 esterni

Design team
Avamposti Architettura / progettazione architettonica ed esecutiva, progettazione d'interni, arredo, direzione artistica
Comunicattive Agency / visual brand identity, look and feel

MTDM Srl / proprietà

Fotografie / Federica Dattilo 

Partner
Aligroup Grandimpianti / Cucina industriale
Decoarredamenti / Arredi
Viabizzuno® / Corpi illuminanti (luci tecniche e speciali)


La location
Il locale si trova all'interno del progetto di rigenerazione urbana che ha interessato gli spazi della celebre ex fabbrica di sigari Manifattura Tabacchi di Firenze, attiva per oltre settant’anni e dismessa a partire dal 2001. L’ambizioso progetto di riqualificazione ha voluto dare vita ad un nuovo quartiere della città, perché diventasse luogo d'incontro alternativo rispetto al centro storico e hub creativo per attività commerciali di arte, design, moda e ristorazione ricercata.
Il complesso edilizio originario, di architettura razionalista, fu progettato da Bartoli e Nervi negli anni ‘30 e conta 16 edifici disposti su un'area di circa 100.000 mq, quando il Monopolio decise di unificare gli impianti di Sant’Orsola e San Pancrazio.

Il primo Masterplan della riqualificazione di Manifattura Tabacchi elaborato da Concrete Architectural Associates è stato sviluppato dallo studio d’architettura Sanaa (premio Pritzker 2010) in collaborazione con Studio Mumbai, il cui progetto identifica nell’edificio che ospitava le officine di riparazione l'oggetto iconico per l’intero intervento.
La messa a punto del Masterplan è stata poi affidata allo studio fiorentino q-bic, in collaborazione con il paesaggista Antonio Perazzi e lo studio Piuarch, a cui è stata affidata l'effettiva progettazione della nuova costruzione.

​​​​​​​




Il progetto
La chiave di interpretazione scelta da AVAMPOSTI per l'interno di questo progetto ha ricercato una sintesti tra la conservazione del rigore della pianta originaria e l'inclusione di elementi rinascimentali, che pervadono ogni angolo della città di Firenze. Avendo a mente riferimenti architettonici imponenti quali la Basilica di San Lorenzo, il progetto ha voluto vedere nei pilastri grigi e profondamente strutturalisti di questo locale, le colonne con fusti lisci della Basilica di Firenze. Le colonne di Nervi terminano in capitelli formati dai nodi strutturali con andamento trapezioidale, che sostituisce alla qualità decorativa rinascimentale il principio di estrema riduzione di materia utile al sostegno di un qualsiasi carico, alla base della filosofia strutturalista. 

L'audace parallelo per contrasto tra le basiliche produttive italiane anni '40 e quelle rinascimentali, tra laico e chiesastico, prosegue con naturalezza nella scelta di organizzare gli spazi del progetto in tre navate, con una navata centrale a cui si accede dallo scalone di ingresso, tanto simile allo scalone di San Lorenzo e altri edifici di culto. In Manifattura Tabacchi troviamo la medesima prevalenza di colore grigio del colonnato di San Lorenzo, nella quale spicca il colore rosso della cupola affrescata che sovrasta l'altare. La macchia rossa della cupola diventa in Berberè il rosone a forma di pizza di questo progetto, posizionato in modo ironico e perfettamente coerente sopra il bancone nel quale si celebra il rito profano della cottura della pizza.

Le limitazioni di intervento, giustamente imposte dal centro di via della Cascine, sono diventate l'occasione per lasciare a vista il più possibile della struttura voluta dal maestro Nervi. Non è stata introdotta alcuna forma di contro-soffitto e l'unica parete aggiunta, a tutta altezza, è quella che suddivide oggi la sala pubblico dalla parte di cucina e operazioni, senza modificare la percezione strutturale dello spazio. 

Come negli altri locali del brand Berberè, continua la collaborazione con l'agenzia di comunicazione Comunicattive Agency per neon, insegne e appenderie. I murales in questo caso, come in altri locali del gruppo, sono stati affidati alle visual artists TO/LET.




Le sale
La struttura risultante della grande sala di somministrazione è un ambiente di sapore industriale, ammorbidito nei propri elementi più spigolosi con elementi di contrasto:
- i montanti del bancone sono curvi e arrotondati sugli spigoli;
- le colorazioni dei materiali sono volutamente tonalità calde, su tutti il ciliegio del legno del bancone, ma anche l'ottone dei montanti e i dettagli cromatici caratterizzanti del format (fascia gialla che incornicia la parte bassa delle pareti, il rivestimento delle panche, la luminosità colorata dei neon, le varianti di legno delle sedute).

Alle classiche soluzioni modulari di tavoli quadrati con sedie scolastiche si aggiungono in questo progetto tavoli rotondi in marmo, circondati da sedie rustiche interamente in legno. La loro disposizione all'interno della pianta ricorda la disposizione dei tavoli di un matrimonio informale, aumentando la sensazione di calore di questo unico spazio conviviale.

I tendaggi, già adottati come soluzione fono-assorbente e decorativa nel progetto di Berberè Modena, tornano qui per richiamare il soffitto a cassettoni del loro alter ego ecclesiastico fiorentino in Basilica San Lorenzo, ma replicano nella disposizione dei teli l'angolazione e l'inclinazione delle travi e dei nodi strutturali nerviani in cui le travi si incrociano. 

L'unico ambiente separato rispetto alla sala principale è una saletta d'attesa che funge da passaggio verso i bagni: ricavato tramite una foratura ad arco posizionata sul fianco della parete alle spalle del bancone. La colorazione rossa delle pareti ne enfatizza l'effetto "Tom & Jerry" e ne valorizza la vista dalla sala principale, facendola somigliare ad una sorta di rifugio segreto.




Luce tecnica e corpi illuminanti speciali

L'illuminazione tecnica della sala e della cucina è stata risolta con faretti bianchi, ma era volontà condivisa con la proprietà di impreziosire il progetto con un elemento riconoscibile di luce d'accento e d'arredo. Berberè Manifattura Tabacchi ha quindi ispirato l'immaginazione di 9 corpi illuminanti, disegnati per l'occasione da Avamposti Architettura e realizzati nella veste di speciale del marchio Viabizzuno®.

Il processo creativo di questo oggetto d'arredo site-specific parte da una forma già vista nelle strutture dell'ingegner Nervi, se pur in un contesto architettonico e funzionale completamente differente, nello specifico ispirata dalla forma di alcuni suoi pilastri. Le linee viste nei pilastri di Savona cambiano proporzioni e orientamento, conservando la propria capacità di ridurre una funzione complessa in una forma geometricamente semplice, e si trasformano qui in prismi di ottone con tagli luminosi posizionati su due spigoli verticali.

Sono Viabizzuno® anche i faretti bianchi presenti nella sala.



La cucina
Il locale cucina, così come il bar ed i luoghi fondamentali delle operations dei ristoranti del gruppo, vengono progettati insieme allo staff Berberè. Anche in questo caso il progetto è nato da un posizionamento funzionale della cucina, che tenesse conto dei flussi interni e verso la sala. Sono stati destinati 70mq all'area cucina, impasti e lavaggio.



In questo specifico progetto l'ampia cucina a vista, protetta da vetrate architettoniche sormontate da schermi con spigoli arrotondati, occupa il nucleo centrale dell'ambiente principale. Il cliente entrando vede immediatamente la bocca del forno, qui più grande rispetto allo standard e a vista frontale.
I locali di servizio sono accessibili dalla sala principale attraverso due porte, ricavate nella parete alle spalle del bancone.

L'area di preparazione a vista del cliente è circondata su tre lati dal mobile bar che abbiamo già visto in altri progetti del marchio, caratterizzato da legno color ciliegio, piani di lavoro in marmo tipo carrara
 e montanti in ottone lucido che sostengono vetrate incorniciate da telai arrotondati e raccordati tra loro. Sui due lati lunghi del banco si aprono gli accessi funzionali della cucina a 1) pass e 2) bar.




Il bar
La zona del bar chiude a ferro di cavallo il rosone di pizza neon incastonato in una apposito foro circolare, concedendosi in questo progetto dimensioni di 17m lineari, inglobando le due colonne della navata centrale. 
Il banco, così come la pannellatura sono in legno fresato incavo, con all'interno un laminato ciliegio.




Mobili cassa e accoglienza
Una soluzione di interesse architettonico riguarda gli elementi gemelli di mobile cassamobile service addossati alle pareti ai fianchi dell'ingresso principale. Il vetro che sormonta il mobile in legno è sostituito da uno specchio, per sfondare e rendere più ampi gli orizzonti visivi, ma anche per permettere al personale di continuare a monitorare l sala anche quando concentrati nelle azioni di cassa e gestione dell'accoglienza.




Le vetrate
Conservati i finestroni pre-esistenti che abbiamo cercato di non occludere con ostacoli visivi di alcun tipo. Indubbiamente imponenti nella propria altezza e complici dei giochi di luce prodotti dai corpi illuminanti custom. 
Interessante la proporzione generata dalla fascia gialla che incornicia il perimetro della sala, elemento caratterizzante del format, che conserva qui la stessa altezza di altri progetti del marchio evidenziando ulteriormente le imponenti altezze di vetrate e pareti.




Il dehors
Le sedute estive sono state posizionate principalmente ai lati dell'entrata dell'immobile. Seguendo le indicazioni della proprietà del centro Manifattura Tabacchi lo spazio esterno è reso interessante soprattutto dal contesto industriale e dal modo in cui incornicia e proietta all'interno del locale. L'entrata sormontata da un sovrappasso che ospita scale distrubituive dei piani, conferisce ulteriore importanza all'entrata e allo spazio dedicato al dehors. I rigonfiamenti che incorniciano il portone di ingresso sono pilastri che reggono il sovrappasso.


Berberè Firenze | Manifattura Tabacchi
Published:

Berberè Firenze | Manifattura Tabacchi

Published: